L'utilizzo sia della cintura che del casco è obbligatorio secondo il codice stradale vigente, tuttavia ancora molte persone o non li utilizzano affatto o li utilizzano contro voglia.
Bisogna però capire una cosa molto importante riguardo questi due ausili di sicurezza: salvano la vita. La cintura serve proprio per far si che il corpo non venga sbalzato fuori dall'auto durante l'urto, ma rimanga attaccato al sedile e, se usata insieme all'airbag, riesce a ridurre al minimo i traumi causati dall'incidente.
La cintura infatti, proprio per fermare l'urto, provoca un trauma minimo sia alla cassa toracica che al collo. Il trauma tuttavia è molto minore rispetto lo sfondamento del parabrezza da parte del proprio corpo.
Per quanto riguarda il casco invece, cadere in moto e battere la testa è molto più semplice di quello che si crede. Tenendo conto poi che un incidente in molto è molto più traumatico di un normale incidente in auto, proprio perchè si hanno pochissime protezioni.
Il casco riesce a salvare la testa dagli urti (a meno che non siano cosi violenti da spezzare direttamente il casco), ed è quindi l'ultimo baluardo che ha il motociclista per salvare la propria vita in caso di sinistro (logicamente insieme al buon senso).
Quindi se non volete incorrere in rischi inutili, cintura e casco allacciati e luci accese, anche di giorno! (cit.)
by Mattia Cattelan
venerdì 30 settembre 2011
venerdì 24 giugno 2011
La motocicletta: i suoi pregi e difetti
La motocicletta è uno dei mezzi più utilizzati ed amati dai guidatori di tutto il mondo. Tuttavia la sua bellezza è seconda solo alla sua pericolosità. Certo, come tante cose, anche la moto diventa pericolosa quando la si utilizza senza un minimo di buon senso. Tuttavia è sempre così? Esistono purtroppo le fatalità...
Eh si le fatalità sono quelle cose che ti fanno pensare. Se ne sentono di tutti i colori nei giornali, incidenti molto brutti tra una moto e una macchina, specialmente quando la macchina taglia la strada alla moto e, ancora prima di poter frenare ci si trova letteralmente attaccati a quest'ultima... e in questi momenti bisogna solo pregare.
In questi casi la maggiorparte dei motociclisti pensa subito ai danni che si è fatta la moto, un piccola parte invece pensa a quello che potrebbe succedere ai piloti stessi. La raccomandazione è sempre la stessa: usare la testa!
Per chi diventa spettatore di un incidente del genere, la prima e unica cosa da fare è avvisare subito il 118 perchè se lo si vuole o cose del genere, si rischia di fare più danni di quelli che ha.
Eh si le fatalità sono quelle cose che ti fanno pensare. Se ne sentono di tutti i colori nei giornali, incidenti molto brutti tra una moto e una macchina, specialmente quando la macchina taglia la strada alla moto e, ancora prima di poter frenare ci si trova letteralmente attaccati a quest'ultima... e in questi momenti bisogna solo pregare.
In questi casi la maggiorparte dei motociclisti pensa subito ai danni che si è fatta la moto, un piccola parte invece pensa a quello che potrebbe succedere ai piloti stessi. La raccomandazione è sempre la stessa: usare la testa!
Per chi diventa spettatore di un incidente del genere, la prima e unica cosa da fare è avvisare subito il 118 perchè se lo si vuole o cose del genere, si rischia di fare più danni di quelli che ha.
venerdì 27 maggio 2011
La prevenzione dei sinistri stradali
La prevenzione degli incidenti: la parola prevenzione è una parola molto usata, in molti casi anche a sproposito. Si crede che sia facile fare prevenzione contro gli incidenti stradali, ma non è mica così, soprattutto perchè c'è sempre un essere umano alla guida, che ha il libero arbitrio e le facoltà di fare quello che vuole, in barba anche alla prevenzione.
Bisogna però definire bene cosa deve fare la prevenzione. La prevenzione infatti parte con una buona segnaletica, una buona sicurezza nell'automezzo, una buona asfaltatura senza buche, un buon controllo da parte delle forze dell'ordine e tanti altri piccoli fattori che insieme fanno un grosso fattore.
Tuttavia la prevenzione deve venire sempre dal conducente dell'automobile, e qui entra in gioco la prevenzione in età adolescenziale, perché purtroppo si è visto che la prevenzione in età più avanzata è praticamente inutile visto che se una persona guida in certo modo ormai da molti anni, è quasi impossibile fargli cambiare le proprie abitudini.
I ragazzini e le ragazzine che un giorno prenderanno la patente devono già conoscere i pericoli della strada. Bisogna inculcargli in testa che per guidare bisogna avere giudizio e non correre come matti, guidare ubriachi, parlare con il cellulare o addirittura messaggiare. In alcune scuole di altri Paesi, si sono perfino mostrate immagini cruente di giovani che hanno fatto incidenti mortali.
Sembra brutto da far vedere ad un adolescente, ma sembra che sia l'unico modo per far capire a un giovane, il pericolo che si può trovare nella strada in ogni momento.
by Mattia Cattelan
Bisogna però definire bene cosa deve fare la prevenzione. La prevenzione infatti parte con una buona segnaletica, una buona sicurezza nell'automezzo, una buona asfaltatura senza buche, un buon controllo da parte delle forze dell'ordine e tanti altri piccoli fattori che insieme fanno un grosso fattore.
Tuttavia la prevenzione deve venire sempre dal conducente dell'automobile, e qui entra in gioco la prevenzione in età adolescenziale, perché purtroppo si è visto che la prevenzione in età più avanzata è praticamente inutile visto che se una persona guida in certo modo ormai da molti anni, è quasi impossibile fargli cambiare le proprie abitudini.
I ragazzini e le ragazzine che un giorno prenderanno la patente devono già conoscere i pericoli della strada. Bisogna inculcargli in testa che per guidare bisogna avere giudizio e non correre come matti, guidare ubriachi, parlare con il cellulare o addirittura messaggiare. In alcune scuole di altri Paesi, si sono perfino mostrate immagini cruente di giovani che hanno fatto incidenti mortali.
Sembra brutto da far vedere ad un adolescente, ma sembra che sia l'unico modo per far capire a un giovane, il pericolo che si può trovare nella strada in ogni momento.
by Mattia Cattelan
lunedì 2 maggio 2011
Gli incidenti stradali e il pronto soccorso stradale
Secondo le ultime statistiche pervenute sul web, si scopre che gli incidenti stradali non sono ne in aumento ne in diminuzione da quando esiste la patente a punti. Secondo le stime infatti ogni giorno accadono moltissimi tipi di incidenti stradali la maggior parte dei quali molto lievi come tamponamenti e semplici colpi di frusta (anche se tanto semplici non sono) e una minor parte gli incidenti stradali con feriti gravi e morti, che anche se sono pochi, a fine anno contengono un gran numero di vittime.
Sappiamo che esistono dei meccanismi di prevenzione degli incidenti stradali: alcuni funzionano, altri no. Si potrebbe fare di più? Beh di sicuro bisogna sempre pensare al miglioramento continuo che è la base per una prevenzione migliore, tuttavia in questa sede non vogliamo parlare di prevenzione ma di quello che si fa quando si è vittima o si assiste ad un incidente stradale.
Il secondo caso è quello più importante, perchè nel primo specialmente durante gli incidenti più "potenti" si può fare poco o nulla finchè non arrivano i soccorsi. Invece nel secondo caso si può fare molto per le vittime fino all'arrivo dei soccorsi avanzati.
La persona che assiste ad un incidente stradale, la prima cosa che deve quando l'incidente è veramente brutto è quella di chiamare subito il 118 e spiegare la situazione, magari facendo intervenire anche la Polizia e/o i Pompieri si dovessero servire.
Dopodiché si deve visionare il luogo dell'incidente, magari stando in contatto con l'operatore del 118 per spiegare cosa si vede. La legge dice che basta chiamare il 118 per non incorrere nell'omissione di soccorso, tuttavia maggiore è l'aiuto che si può dare meglio è.
In questi casi bisogna sempre stare attenti a due parole fondamentali: AMBIENTE PROTETTO. Se c'è un incendio, se si sente odore di gas, se si è in mezzo ad una strada dove le altre auto sfrecciano ad altissima velocità bisogna sempre pensare a salvaguardare la propria vita, perchè sarebbe inutile e stupido farsi ammazzare in questi casi, perchè non si aiuterebbe praticamente nessuno.
Non avvicinatevi se non siete in un ambiente sicuro, spiegate tutto quello che vedete all'operatore del 118 in modo tale che possa attivare i relativi soccorsi mirati per "bonificare l'ambiente".
Quando l'ambiente è realmente protetto esistono altre cose da fare, ma che vedremo nel prossimo articolo.
by Mattia Cattelan
Sappiamo che esistono dei meccanismi di prevenzione degli incidenti stradali: alcuni funzionano, altri no. Si potrebbe fare di più? Beh di sicuro bisogna sempre pensare al miglioramento continuo che è la base per una prevenzione migliore, tuttavia in questa sede non vogliamo parlare di prevenzione ma di quello che si fa quando si è vittima o si assiste ad un incidente stradale.
Il secondo caso è quello più importante, perchè nel primo specialmente durante gli incidenti più "potenti" si può fare poco o nulla finchè non arrivano i soccorsi. Invece nel secondo caso si può fare molto per le vittime fino all'arrivo dei soccorsi avanzati.
La persona che assiste ad un incidente stradale, la prima cosa che deve quando l'incidente è veramente brutto è quella di chiamare subito il 118 e spiegare la situazione, magari facendo intervenire anche la Polizia e/o i Pompieri si dovessero servire.
Dopodiché si deve visionare il luogo dell'incidente, magari stando in contatto con l'operatore del 118 per spiegare cosa si vede. La legge dice che basta chiamare il 118 per non incorrere nell'omissione di soccorso, tuttavia maggiore è l'aiuto che si può dare meglio è.
In questi casi bisogna sempre stare attenti a due parole fondamentali: AMBIENTE PROTETTO. Se c'è un incendio, se si sente odore di gas, se si è in mezzo ad una strada dove le altre auto sfrecciano ad altissima velocità bisogna sempre pensare a salvaguardare la propria vita, perchè sarebbe inutile e stupido farsi ammazzare in questi casi, perchè non si aiuterebbe praticamente nessuno.
Non avvicinatevi se non siete in un ambiente sicuro, spiegate tutto quello che vedete all'operatore del 118 in modo tale che possa attivare i relativi soccorsi mirati per "bonificare l'ambiente".
Quando l'ambiente è realmente protetto esistono altre cose da fare, ma che vedremo nel prossimo articolo.
by Mattia Cattelan
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